Proteggere la pelle dal sole è molto importante. In questa guida cercheremo di spiegarvi come proteggere la pelle dal sole.
Un tempo i canoni della bellezza imponevano alle donne una carnagione diafana: il candore della pelle era sinonimo di purezza e fragilità, caratteristiche che ben si adattavano alla concezione della femminilità del tempo. Oggi, invece, la “tintarella” è divenuta sinonimo di salute e bellezza.
Il culto dell’abbronzatura ha assunto una tale importanza che spesso ci si dimentica di tenere nella dovuta considerazione gli aspetti dannosi di un’esposizione troppo prolungata ai raggi solari. Il sole, infatti, può essere al tempo stesso amico e nemico della pelle. Tutto dipende dalla durata dell’esposizione alle sue radiazioni.
Come proteggere la pelle dal sole: i filtri solari
Per proteggere la nostra pelle è indispensabile fare uso di filtri solari: prima filtri UV-B, poi, quando la pelle è abbronzata, saranno sufficienti i filtri UV-A. I filtri agiscono riflettendo una parte più o meno consistente delle radiazioni oppure assorbondole. Grazie ai filtri, i raggi ultravioletti (UV) vengono trasformati in raggi infrarossi e perdono quindi ogni effetto eritematoso. Il fattore di protezione di un filtro (FP), espresso con un numero, indica il grado di protezione che un filtro assicura. In pratica, il tempo massimo di esposizione tollerato da ogni singola pelle va moltiplicati per l’FP: ad esempio, se la pelle di una persona può sopportare un’esposizione massima di 10 minuti senza scottarsi, con un prodotto solare a FP 6 può esporsi per solo un’ora.
Come abbronzarsi senza danni
È utile innanzitutto conoscere il proprio tipo di pelle e le sue reazioni all’irradiazione solare.
L’esposizione al sole deve essere molto graduale all’inizio: 10-20 minuti il primo giorno, poi man mano di più, almeno per la prima settimana. È consigliabile sfruttare soprattutto le prime ore del mattino, fino alle 10, e quelle pomeridiano dopo le 15, evitando di stare a lungo immobili sotto il sole e alternando il sole con l’ombra.
Occorre poi fare attenzione al riverbero: le superfici chiare, come la sabbia, l’acqua e la neve, riflettono molto le radiazioni solari e possono procurare scottature anche all’ombra; anche il vento può trarre in inganno perchè, rinfrescando la pelle, non fa avvertire l’intensità dell’irradiazione.
È utile preparare la pelle al sole, tonificandola con massaggi e idratandola con creme e lozioni da applicare quotidianamente dopo il bagno. Dato che alla formazione della melanina concorrono principalmente due sostanze, la tirosina e la riboflavina (vitamina B2), si può aumentarne il contenuto nella pelle mediante l’uso di prodotti pre-sole che contengano queste due sostanze. Si comincerà ad usare questi prodotti 10-15 giorni prima delle esposizioni al sole, continuando ad applicarli anche dopo.
I prodotti di protezione solare vanno applicati più volte nel corso dell’esposizione, anche ogni mezz’ora se necessario: infatti i bagni, la sudorazione, il contatto con tessuti e oggetti vari riducono progressivamente lo strato protettivo che copre la pelle.
Alcune parti del corpo, inoltre, vanno protette con particolare attenzione: le orecchie, le spalle, la nuca, il naso, le ginocchia, le caviglie e il collo del piede.
Dopo l’esposizione al sole si devono evitare prodotti detergenti contenenti tensioattivi forti e bagni o docce con acqua molto calda. La sera è opportuno applicare un dopo-sole per idratare la pelle e lenire eventuali irritazioni. L’uso regolare di una lozione idratante, rallentando il rinnovamento fisiologico della pelle e attenuandone la desquamazione, permetterà inoltre di conservare più a lungo l’abbronzatura.
Come scegliere un prodotto solare
Oli, unguenti ed emulsioni A/O (acqua in olio) sono più resistenti all’acqua e più protettivi in quanto aderiscono maggiormente alla pelle rispetto alle emulsioni O/A (olio in acqua), ai gel e alle soluzioni, che in compenso hanno il vantaggio di non essere untuose e di dare un senso di freschezza. In genere si preferirà una crema o un unguento per il viso e olio, latte o soluzioni per il corpo.
L’olio non abbronza più di altri prodotti: dà solo un aspetto più lucente alla pelle e quindi riflessi più marcati.
Il fattore deteminante da considerare nella scelta di un prodotto è sempre il filtro usato. Nessun prodotto è, nè deve essere, “abbronzante”. Attenzione quindi ai cosiddetti accelleratori della pigmentazione, come gli oli essenziali, i quali contengono sostanze che, per effetto della luce, possono diventare nocive e provocare antiestetiche macchie di iperpigmentazione.
I filtri sono quasi tutti di sintesi e ciò è necessario per raggiungere fattori di protezione elevati.
Tra i derivati naturali nei prodotti solari si trovano:
- oli e burri vegetali (oliva, avocado, sesamo, karitè, palma);
- estratti vegetali (aloe, frangola, usati come filtranti e malva, calendula, tiglio, mirtillo, menta, usati come lenitivi doposole);
- flavonoidi della propoli;
- oli di crusca, di riso, di germe di grano, di soia (filtranti meno forti, ma buoni coadiuvanti, con proprietà lenitive e rinfrescanti);
- estratti di centella asiatica, ginseng, equiseto, camomilla (restitutivi e lenitivi).
Come proteggere la pelle dal sole: alcune precauzioni
- evitare l’uso di lampade abbronzanti e l’esposizione ai raggi solari in caso di assunzione regolare di sostanze fotosensibilizzanti quali sulfamidici, diuretici, fenotiazine, alogeno-salicilanilidi, antibiotici, estrogeni (contenuti per esempio nella “pillola” anticoncezionale);
- pulire accuratamente la pelle prima dell’esposizione;
- in caso di nei sospetti, chiedere consiglio al medico prima di iniziare ad esporsi al sole;
- idratare la pelle applicando creme o lozioni di buona qualità sia prima che dopo l’esposizione solare;
- bere molta acqua per compensare la disidratazione causata dalla sudorazione;
- evitare esposizioni troppo frequenti e prolungate.