Come si elegge il Papa: dal conclave alla fumata bianca, ecco come si eleggerà il nuovo Papa e successore di Ratinzger.
Come si elegge il Papa: il conclave
L’elezione del Papa avviene durante il conclave, il ritiro nel quale i Cardinali si riuniscono per eleggere il nuovo pontefice. Il conclave si tiene nella Cappella Sistina ed è chiamato in questo modo perché i Cardinali vengono chiusi “cum clave” all’interno della zona di svolgimento dello stesso, in modo da impedirne qualsiasi tipo di contatto con il mondo esterno.
I Cardinali entrano nella Cappella Sistina in solenne processione, l’ultimo Cardinale Diacono, appena tutti i non aventi diritto lasciano la cappella, chiude dall’interno la porta della Sistina.
Come si elegge un Papa
Possono eleggere il nuovo pontefice solo i Cardinali che non abbiano già compiuto l’80º anno di età ed il numero di porporati non deve superare 120 (attualmente i Cardinali elettori sono 115, perciò per eleggere il nuovo Papa serviranno 77 voti). I Cardinali ultraottantenni hanno quindi una funzione spirituale e partecipano solo alle fasi preliminari dell’elezione pontificale.
Chi può essere eletto Papa
Anche se da secoli sono stati eletti solo Cardinali, può essere eletto Papa un qualsiasi fedele adulto, battezzato e non sposato, purché non sia impedito dal diritto divino ed ecclesiastico. Nel caso in cui l’eletto non sia vescovo, “l’Ordo rituum conclavis” prevede che quest’ultimo verrà ordinato tale dopo la sua accettazione.
Durante il conclave, davanti all’altare vi è un tavolo dove sono seduti gli Scrutatores che avranno il compito di raccogliere i voti degli infermi e di tre revisori. La nomina a Scrutatores avviene per estrazione a sorte, fra tutti i Cardinali elettori. Tale sorteggio viene effettuato pubblicamente dall’ultimo Cardiale Diacono, il quale estrae di seguito i nomi di coloro che dovranno svolgere tali mansioni.
Come si elegge il Papa: il quorum
L’elezione del nuovo pontefice avviene con il raggiungimento dei due terzi dei voti degli elettori presenti. A partire dal 34º scrutinio si procede alla votazione tra i 2 Cardinali più votati all’ultimo scrutinio, i quali a partire dal ballottaggio non possono più esercitare il diritto di voto.
La segretezza del voto Papale fu introdotta nel 1621 da Gregorio XV: in tal modo il voto non veniva influenzato dai vincoli imposti dalle relazioni sociali, ma risultava espresso secondo coscienza. Come presente nella formula di giuramento che precede il voto i Cardinali devono votare “Secundum Deum“. I Cardinali procedono alla votazione scrivendo un solo nominativo sulla scheda sotto la scritta “Eligo in Summum Ponteficem“, dissimulando la propria grafia per garantire la riservatezza del voto.
Una volta che in uno scrutinio un Cardinale raggiunge i due terzi dei voti, il Cardinale Decano si rivolge all’eletto chiedendogli se intende accettare, se da risposta affermativa gli chiede quale nome pontificale ha scelto.
Il Cardinale Decano risiede il collegio dei Cardinali. Tra le sue prerogative c’è quella di chiedere a colui che viene eletto Papa se intendono accettare, ed eventualmente consacrare vescovo il nuovo pontefice nel caso non lo fosse.
Fumata bianca o fumata nera?
Al termine di ogni votazione papale, le schede vengono legate con un filo e bruciate in una stufa montata appositamente per l’occasione. Si ha così una fumata nera quando la votazione papale non ha dato esito positivo, mentre la celebre fumata bianca annuncia l’avvenuta elezione del nuovo Papa. Per rendere bianco il fumo viene aggiunta una sostanza apposita nella stufa dove si bruciano le schede.
Elezione del Papa e paramenti papali
Appena eletto, il nuovo pontefice viene accompagnato nella cosiddetta stanza delle lacrime (perché qui di solito il pontefice scoppia a piangere, travolto dal senso di responsabilità e dalla commozione), dove viene aiutato ad indossare per la prima volta i paramenti papali (zucchetto bianco, mantelletta rossa, stola rossa, rocchetto bianco, tonaca bianca). Tonaca papale: la tonaca papale viene preparata in anticipo dal sarto dei pontefici in tre taglie differenti per fare fronte alle diverse corporature.
Il nuovo Papa si spoglia degli abiti cardinalizi e si veste degli abiti papali. Dopo la vestizione segue l’omaggio dei Cardinali al nuovo Papa.
Il Cardinale Protodiacono esce sul balcone della loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano e, davanti alla folla, scandisce la frase di rito “Annuntio vobis gaudium magnum. Habemus Papam“, Pronunciando di seguito il nome ed il cognome del Cardinale eletto e subito dopo il nome pontificale.
Il Cardinale Protodiacono è il primo Cardinale nell’ordine diagonale, cioè il Cardinale Diacono nominato da più tempo. Ha il compito di annunciare l’avvenuta elezione del Papa recitando la celebre frase Habemus Papam; inoltre impone il pallio al nuovo Papa nella messa del suo insediamento.
Il nuovo Papa, in processione, si reca alla stessa loggia e, dopo un breve discorso, impartisce la benedizione “Urbi et Orbi“.